«Poesia e religione sono due facciate della stessa medaglia, sentimento e rituale, slanci emotivi e prassi, religiosità e senso pratico della pratica.
Per cui possiamo approcciare questo libro come delle pagine di diario, dove l'autore annota, di volta in volta, i suoi punti di riferimento emotivi ed esistenziali; è come possedere una bussola che gli indica sempre la direzione, in un mondo, come quello contemporaneo, dove è facile distrarsi e perdere la retta direzione del percorso.»
Tratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti
Mai, come in questo periodo, c’è grande bisogno di comunione, di condivisione, di comprensione.
C’è gente ipocrita che si crede al di sopra di tutto e tutti, si nasconde dietro alle belle parole, ma nel loro cuore non c’è amore; prendono in giro persino la Religione.
Io, in questo periodo, ho molto sentito la mancanza della fede, dello spirito, di una mano amica: sono stato preso da una grande ispirazione, scrivendo poi questi versi. Anche se non si sente e non si vede, serve sempre la fede.