La persona umana si compendia di multiformi aspetti: la pulsione all’amore è probabilmente la spinta più possente, vorticosa e inebriante che irradia le movenze dei pensieri e degli atti dell’essere umano. Culture disarticolanti hanno contrapposto, nella storia umana, l’amore carnale che costantemente si manifesta nel desiderio dell’incontro, di sesso e di passione, di dolcezza e di dialogo, con l’altra o con l’altro, dall’amore spirituale, che eleva il sentire verso il cielo e l’infinito e coinvolge la ricerca di senso in un abbraccio universale, superando ogni momento particolare, ogni incontro specifico, fornendo ragione e orizzonte di significato a tutte le cadenze dei sentimenti che quotidianamente avvolgono l’agire umano.
Le poesie raccolte nelle due parti della silloge, “Desideri in terra” e “Pensieri in volo” sono state volutamente collocate all’interno di una stessa espressione poetica, che vuole indicare il superamento della dicotomia tra amore carnale e amore spirituale, senza tuttavia ignorare o consegnare all’oblio le specificità concrete dell’uno e dell’altro. Nella consapevolezza, che si ritiene raggiunta, della unicità della persona umana, che pur manifestandosi in forme diverse e in momenti distinti, segna nell’unico e incopiabile percorso di ciascuno un tracciato che disvela il valore della esistenza di ciascuno di noi.